Borghi
Spigno Saturnia
Il borgo di Spigno Vecchio
Spigno Saturnia presenta due diversi insediamenti: “Spigno Vecchio” (o Superiore) e “Spigno Nuovo” (o Inferiore). Quest’ultimo è nato dopo gli eventi bellici del 1943-1944 che distrussero quasi completamente il centro abitato collinare, costringendo gli abitanti ad abbandonarlo e a trasferirsi più a valle. La nuova Spigno, ubicata in pianura nei pressi della Superstrada Cassino-Mare, nacque con un referendum che si svolse il 30 marzo 1946.
Il borgo medievale di “Spigno Vecchio” sorge su un pendio, lungo il versante orientale del monte Petrella (1533 m slm), una delle cime più alte dei Monti Aurunci.
Il nome “Spigno” viene collegato a due piante spinose largamente presenti nel territorio, il biancospino e il pruno selvatico; quest’ultimo, in particolare, veniva utilizzato dagli abitanti per rinforzare le palizzate di recinzione. Il toponimo “Saturnia” fu aggiunto nel 1862, riprendendo uno degli appellativi con cui il poeta latino Virgilio definì l’Italia antica.
In età romana la sorgente in località Capodacqua alimentò un imponente acquedotto lungo circa 11 km che riforniva la città di Minturnae, del cui territorio faceva parte.
Nel X secolo fu possedimento dei conti di Traetto, che nel 1058 donarono metà del castello all’abbazia di Montecassino. Nel Trecento fu venduta ai Caetani, quindi passò ai Colonna, poi ai Gonzaga e infine ai Carafa di Stigliano fino al 1806, quando fu abolita la feudalità e la Universitas Spinei (Comunità di Spigno) divenne Comune.
I monti che circondano Spigno furono teatro dei combattimenti del 13 e 14 maggio 1944, quando gli Alleati sfondarono la Linea Gustav difesa dalle truppe tedesche. Per le tristi vicende dell’ultimo conflitto al comune di Spigno Saturnia è stata conferita la Medaglia d’Argento al Valore Civile.
Nella parte più alta del borgo si trovano i ruderi del Castello medievale con l’alta torre quadrata. La fortezza è circondata da un’imponente cinta muraria, con torri di guardia e torrioni laterali. Edificato intorno al Mille, nel corso dei secoli il Castello fu più volte danneggiato. Nel 1690 restavano in piedi soltanto l’alta torre quadrata, con le strutture in rovina della chiesa di San Lorenzo, la cui cripta conserva ancora tracce di affreschi probabilmente di scuola benedettina. Nel 1944 l’alta torre del Castello, ormai in abbandono, fu fatta saltare in aria dai Tedeschi.
La Chiesa di Santa Croce, di origine medievale fu ampliata nel Settecento e completata nel secolo scorso. L’interno è molto semplice e presenta un’unica navata, con le pareti laterali scandite da pseudo-cappelle con archi a tutto sesto. Il presbiterio è coperto da una cupola a base quadrata.
Nel centro di Spigno Nuova, in pianura, si trova la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata in ricordo di un altro edificio di culto del Trecento, che sorgeva nel paese in alto e che fu distrutto dai bombardamenti.
Nei pressi della sorgente di Capodacqua si trova la piccola chiesa rurale con campanile dedicata a San Gerardo, costruita alla fine del Seicento.
Spigno Saturnia è inserita nel Parco Regionale dei Monti Aurunci ed è un’interessante base per escursioni sui monti vicini.