Borghi
Santi Cosma e Damiano
Il borgo di Santi Cosma e Damiano
Santi Cosma e Damiano è un piccolo comune della provincia di Latina che si sviluppa in parte lungo le pendici sud-orientali dei Monti Aurunci ed in parte nella piana del Garigliano. Il centro abitato si presenta come un tutt’uno con la vicina città di Castelforte.
Prende il nome da due fratelli medici che furono martiri cristiani decapitati nei pressi di Antiochia sotto l’impero di Diocleziano. Erano detti anche anargiri perché offrivano le loro cure senza alcun compenso. Secondo la tradizione i due santi passarono in questo territorio durante il loro viaggio verso Roma e dimorarono in una grotta, presso la quale fu poi edificata una cappellina in loro onore, divenuta in seguito l’attuale chiesa patronale.
Alcuni storici affermano che il territorio di Santi Cosma e Damiano in età preromana apparteneva all’antica Vescia, una delle città della Pentapoli Aurunca.
Nel Medioevo fu sotto l’influenza dell’abbazia di Montecassino ed entrò a far parte della Terra di San Benedetto.
Durante la Seconda guerra mondiale subì notevoli danni poiché il suo territorio era attraversato dalla Linea Gustav, costruita dai tedeschi per fermare l’avanzata degli Alleati verso Roma.
Tra i principali monumenti di Santi Cosma e Damiano si segnalano: la Torre medievale di Ventosa, la Chiesa patronale dei Santi Cosma e Damiano nel centro storico, la Chiesa di San Martino di Tours e il seicentesco Palazzo Tibaldi.
La Torre di Ventosa, costruita fra il XII e il XIII secolo, aveva la funzione di controllo dell’area a Nord. Presenta una base quadrata, è alta 24 metri ed è realizzata in pietra calcarea. L’accesso avveniva attraverso un’apertura sul lato Est, posta a 7,20 m, presumibilmente attraverso una scala a pioli. Al suo interno c’era una cisterna per l’acqua piovana, che garantì per lungo tempo il rifornimento idrico per gli abitanti.
Faceva parte di un sistema di difesa, che comprendeva anche la vicina Torre di Castelforte e quella di Suio, poste a controllo della Piana del Garigliano e dei Monti Aurunci. La Torre di Minturno, invece, garantiva il controllo del mare insieme alle altre torri costiere.
Nell’attuale frazione di Ventosa, agli inizi del IX secolo i monaci benedettini costruirono un piccolo monastero (cella) dedicato a San Giovanni Battista. Intorno alla fine del Trecento modificò la propria intitolazione e divenne il “monasterium Sancti Martini”. Danneggiata dalle truppe napoleoniche nel 1799, vent’anni dopo (1819) la chiesa fu nuovamente consacrata.