Borghi
Formia
Il borgo di Maranola
Il borgo di Maranola, nel comune di Formia, sorge a 269 m sul livello del mare ed è caratterizzato da vicoli stretti e case di impianto tipicamente medievale. Le testimonianze più antiche di insediamenti nel territorio di Maranola risalgono all’età preromana e romana, come attestato da mura ciclopiche, resti di acquedotto e ville rustiche che si incontrano su tutta l’area collinare. Nell’830 il vescovo di Formia fece costruire il santuario rupestre di San Michele Arcangelo sulla sommità di Monte Altino. Nell’842 e 846 i Saraceni devastarono Formiae e gli abitanti si rifugiarono sulle colline ai piedi dei Monti Aurunci e così nacque Maranola. Le prime notizie sul borgo si hanno in un documento del 950: l’atto di donazione dei possedimenti siti in Marana (Maranola) e altrove dai duchi di Gaeta Docibile II e Giovanni II al duca Marino. Nel X secolo fu, quindi, sotto il dominio del Ducato di Gaeta, poi passò nel Regno di Sicilia, quindi sotto il dominio degli Svevi, Angioini, Caetani, Colonna e infine Carafa fino al 1806, quando il re di Napoli abolì la feudalità.
Fu comune autonomo fino al 1928, quando venne unito alla città di Formia.
Il centro storico, di origine medievale, si sviluppa in cerchi concentrici intorno al nucleo centrale costituito dai resti del castello. Accanto al castello si trovano le due chiese principali. Si accede alla Chiesa di Santa Maria dei Martiri, priva di una vera e propria facciata, da una porta alla base della torre campanaria. L’interno ha una semplice navata, composta da due campate coperte da volte a crociera. La prima campata presenta tre altari barocchi dedicati alla Madonna Addolorata, a San Sebastiano e a San Biagio. La seconda campata ha un polittico cinquecentesco con la Madonna e il Bambino fra San Pietro e San Paolo e, più in lato, l’Assunzione di Maria e l’Annunciazione. L’opera più interessante è un pregevole presepe in terracotta del XVI secolo, che si trova nel transetto di sinistra. È formato da grandi sculture disposte su due piani con il gruppo della Natività in basso e scene di vita quotidiana nel ripiano superiore. Nel transetto di destra è visibile una cappellina di stile gotico in cui si conservano preziosi affreschi del XIV e XV secolo.
La Chiesa di San Luca, completamente restaurata dopo i bombardamenti dell’ultima guerra, conserva un campanile del XIII secolo. La Cripta di San Luca, scoperta casualmente nel 1997 durante i lavori di sistemazione del pavimento dell’omonima chiesa, conserva sei Madonne del Latte dipinte ad affresco e databili al XIV-XV secolo. Forse era un luogo di devozioni per le donne incinte che richiedevano una protezione dalle possibili complicazioni della gravidanza e del parto, ma anche dalla carenza di latte per nutrire il nascituro. Oltre ai monumenti di carattere religioso, Maranola possiede anche un notevole esempio di architettura militare medievale. Si tratta della torre quadrata di Onorato I Caetani, risalente alla prima metà del XIV secolo e alta 30 m circa, realizzata nel punto più alto del borgo. Da non perdere anche Piazza Antonio Ricca, concepita come un belvedere sul Golfo di Gaeta e la trecentesca Chiesa della SS. Annunziata, in stile gotico con l’annesso convento francescano, all’esterno della cinta muraria.
Maranola è sede del Parco Naturale Regionale dei Monti Aurunci.