Chiese Eremi Santuari
Sora
L’Abbazia di San Domenico Abate
L’Abbazia di San Domenico si trova alla periferia di Sora in prossimità del fiume Fibreno. Fu fondata nel 1011 da San Domenico da Foligno, che la intitolò a Santa Maria, nell’area precedentemente occupata da una necropoli di età romana.
Secondo alcuni studiosi nelle vicinanze dell’abbazia sorgeva la villa in cui ebbe i natali Marco Tullio Cicerone.
Nel 1222 l’abbazia fu posta alle dipendenze di Casamari, fondata a sua volta da un gruppo di monaci provenienti dal monastero di San Domenico.
Fu restaurata dopo il violento terremoto del 1915 che distrusse gran parte della struttura.
La chiesa presenta tre navate che terminano con tre absidi semicircolari, realizzate con cornici curvilinee provenienti da mausolei di età romana. Il presbiterio, preceduto da un transetto, è rialzato per lasciare spazio alla cripta sottostante, l’ambiente più caratteristico del complesso abbaziale.
La cripta è stata realizzata con elementi architettonici di reimpiego di età romana; ha tre navate scandite da 16 colonne in marmo, tutte diverse e provenienti da edifici più antichi.
Una di esse reca l’iscrizione di un cippo miliario dell’imperatore Massenzio (IV secolo d.C.). L’altare settecentesco con le spoglie di San Domenico da Foligno si trova nell’abside, dove si conserva parte dell’originaria pavimentazione in opus sectile.
Secondo la tradizione San Domenico morì nella cripta nel 1031 dopo essersi adagiato su uno strato di cenere, come atto di estrema umiltà.
Nelle pareti esterne della chiesa sono riconoscibili alcuni bassorilievi provenienti da alcuni monumenti funerari di età romana, che dovevano trovarsi lungo un antico tracciato viario su cui oggi sorge l’abbazia di San Domenico.