Monumenti
Minturno
L’Acquedotto Romano
In località Archi Virilassi a Minturno si conservano 120 arcate dell’acquedotto romano, realizzato intorno alla metà del I sec. d.C.
Dalla sorgente in località Capodacqua (Spigno Saturnia) con un percorso di 11 km raggiungeva la città di Minturnae attraverso la Porta Gemina. Era realizzato in opus coementicium con paramento in opus reticulatum e conci di tufo e calcare, con arcate alte fino a 2,5 metri.
I pilastri erano rinforzati da uno strato di laterizi, mentre gli spazi fra la linea degli archi e lo specus (cioè il condotto vero e proprio) erano decorati con motivi geometrici, losanghe, linee diagonali e parallele a due colori. Le decorazioni sono più accurate in prossimità della città di Minturnae e vicino alle ville suburbane. In alcuni punti si conserva ancora uno spesso strato di intonaco.
Probabilmente intorno al 580 d.C. l’acquedotto fu tagliato da parte dei Goti, costringendo gli abitanti di Minturnae ad abbandonare la città per rifugiarsi sulla vicina collina dove poi sarebbe nato il borgo di Traetto, l’odierno centro storico di Minturno.