L’emozione del viaggio in treno con la bici al seguito fino a raggiungere le sorgenti del “Liris” per ridiscenderne tutto il tratto iniziale su strade poco trafficate; sempre accompagnati dal fiume e dalla ferrovia che si incrociano più volte e che raccontano di opere di alta ingegneria in un territorio a tratti selvaggio. Questo percorso consente, appena scesi dal treno e sistemata la bici, di visitare i luoghi in cui l’emissario di Claudio si immette nel Liri con un’imponente cascata e ci riporta nella media Valle del Liri con una piacevole pedalata. Laddove la valle si allarga su una pianura ricca d’acqua si può godere del bellissimo centro storico di Sora, antica città volsca e municipio romano, fino alla millenaria Abbazia di San Domenico e al borgo medievale di Isola del Liri con la sua cascata grande.
Il fiume e la ferrovia
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La stazione ferroviaria si trova nella parte alta della cittadina, a circa 2 km dalle cascate del Liri e al km 24 della ferrovia Roccasecca – Avezzano. La linea è a scartamento ordinario, non elettrificata e collega la bassa valle del Liri all’Abruzzo. La stazione è entrata in esercizio nel 1897 ed è stato un importante scalo merci a servizio delle numerose cartiere del territorio per tutto il XX secolo.
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La stazione ferroviaria si trova nella parte alta della cittadina, a circa 2 km dalle cascate del Liri e al km 24 della ferrovia Roccasecca – Avezzano. La linea è a scartamento ordinario, non elettrificata e collega la bassa valle del Liri all’Abruzzo. La stazione è entrata in esercizio nel 1897 ed è stato un importante scalo merci a servizio delle numerose cartiere del territorio per tutto il XX secolo.
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Si tratta di un’imponente opera idraulica di età romana, lunga circa sei chilometri, che ha origine nel territorio di Avezzano e termina nel borgo antico di Capistrello. È costituita da un lungo canale sotterraneo, con sei cunicoli e 32 pozzi, che l’imperatore Claudio fece costruire tra il 41 e il 52 d.C. per prosciugare il lago Fucino limitandone le periodiche esondazioni e ricavando nuove terre fertili da coltivare. Con la caduta dell’Impero romano venne meno la manutenzione e la galleria fu ostruita fino alla seconda metà dell’Ottocento, quando il Principe Alessandro Torlonia riuscì a riportare alla luce le terre dell’attuale Conca del Fucino realizzando un nuovo canale che ricalca in buona parte il tracciato del tunnel claudiano.
Si tratta di un’imponente opera idraulica di età romana, lunga circa sei chilometri, che ha origine nel territorio di Avezzano e termina nel borgo antico di Capistrello. È costituita da un lungo canale sotterraneo, con sei cunicoli e 32 pozzi, che l’imperatore Claudio fece costruire tra il 41 e il 52 d.C. per prosciugare il lago Fucino limitandone le periodiche esondazioni e ricavando nuove terre fertili da coltivare. Con la caduta dell’Impero romano venne meno la manutenzione e la galleria fu ostruita fino alla seconda metà dell’Ottocento, quando il Principe Alessandro Torlonia riuscì a riportare alla luce le terre dell’attuale Conca del Fucino realizzando un nuovo canale che ricalca in buona parte il tracciato del tunnel claudiano.
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Sora è un’elegante cittadina adagiata lungo le sponde del fiume Liri, al confine fra Lazio e Abruzzo. È dominata dalla Rocca rinascimentale di San Casto e conserva ancora le caratteristiche botteghe artigiane nel quartiere di Cancèglie, il più antico del centro storico. Nel suo territorio si trova la bellissima Abbazia di San Domenico, fondata nel 1011 nell’area della villa natale di Marco Tullio Cicerone.
Sora è un’elegante cittadina adagiata lungo le sponde del fiume Liri, al confine fra Lazio e Abruzzo. È dominata dalla Rocca rinascimentale di San Casto e conserva ancora le caratteristiche botteghe artigiane nel quartiere di Cancèglie, il più antico del centro storico. Nel suo territorio si trova la bellissima Abbazia di San Domenico, fondata nel 1011 nell’area della villa natale di Marco Tullio Cicerone.
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L’Abbazia di San Domenico si trova alla periferia di Sora in prossimità del fiume Fibreno. Fu fondata nel 1011 da San Domenico da Foligno, che la intitolò a Santa Maria, nell’area precedentemente occupata da una necropoli di età romana. Secondo alcuni studiosi nelle vicinanze dell’abbazia sorgeva la villa in cui ebbe i natali Marco Tullio Cicerone.
L’Abbazia di San Domenico si trova alla periferia di Sora in prossimità del fiume Fibreno. Fu fondata nel 1011 da San Domenico da Foligno, che la intitolò a Santa Maria, nell’area precedentemente occupata da una necropoli di età romana. Secondo alcuni studiosi nelle vicinanze dell’abbazia sorgeva la villa in cui ebbe i natali Marco Tullio Cicerone.
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La cartiera fu fondata nel 1812 dal francese Carlo Antonio Beranger nel soppresso convento di Santa Maria delle Forme, ottenuto in concessione dal governo francese a Napoli, accanto alla terza cascata di Isola. Successivamente acquistata da Lefebvre e diventata Cartiera del Fibreno è arrivata ad occupare 200 operai ed è stata visitata, tra gli altri, da Ferdinando II di Borbone e dallo storico tedesco Gregorovius.
La cartiera fu fondata nel 1812 dal francese Carlo Antonio Beranger nel soppresso convento di Santa Maria delle Forme, ottenuto in concessione dal governo francese a Napoli, accanto alla terza cascata di Isola. Successivamente acquistata da Lefebvre e diventata Cartiera del Fibreno è arrivata ad occupare 200 operai ed è stata visitata, tra gli altri, da Ferdinando II di Borbone e dallo storico tedesco Gregorovius.
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La città di Isola del Liri deve il suo nome al fatto che il centro abitato si trova su un’isola formata dal fiume Liri che, incontrando un banco di travertino all’altezza del castello Boncompagni-Viscogliosi, si divide in due bracci che formano la Cascata del Valcatoio e la Cascata Grande, proprio nell’area urbana.
La città di Isola del Liri deve il suo nome al fatto che il centro abitato si trova su un’isola formata dal fiume Liri che, incontrando un banco di travertino all’altezza del castello Boncompagni-Viscogliosi, si divide in due bracci che formano la Cascata del Valcatoio e la Cascata Grande, proprio nell’area urbana.
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La stazione ferroviaria si trova nella parte alta della cittadina, a circa 2 km dalle cascate del Liri e al km 24 della ferrovia Roccasecca – Avezzano. La linea è a scartamento ordinario, non elettrificata e collega la bassa valle del Liri all’Abruzzo. La stazione è entrata in esercizio nel 1897 ed è stato un importante scalo merci a servizio delle numerose cartiere del territorio per tutto il XX secolo.
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La stazione ferroviaria si trova nella parte alta della cittadina, a circa 2 km dalle cascate del Liri e al km 24 della ferrovia Roccasecca – Avezzano. La linea è a scartamento ordinario, non elettrificata e collega la bassa valle del Liri all’Abruzzo. La stazione è entrata in esercizio nel 1897 ed è stato un importante scalo merci a servizio delle numerose cartiere del territorio per tutto il XX secolo.
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Si tratta di un’imponente opera idraulica di età romana, lunga circa sei chilometri, che ha origine nel territorio di Avezzano e termina nel borgo antico di Capistrello. È costituita da un lungo canale sotterraneo, con sei cunicoli e 32 pozzi, che l’imperatore Claudio fece costruire tra il 41 e il 52 d.C. per prosciugare il lago Fucino limitandone le periodiche esondazioni e ricavando nuove terre fertili da coltivare. Con la caduta dell’Impero romano venne meno la manutenzione e la galleria fu ostruita fino alla seconda metà dell’Ottocento, quando il Principe Alessandro Torlonia riuscì a riportare alla luce le terre dell’attuale Conca del Fucino realizzando un nuovo canale che ricalca in buona parte il tracciato del tunnel claudiano.
Si tratta di un’imponente opera idraulica di età romana, lunga circa sei chilometri, che ha origine nel territorio di Avezzano e termina nel borgo antico di Capistrello. È costituita da un lungo canale sotterraneo, con sei cunicoli e 32 pozzi, che l’imperatore Claudio fece costruire tra il 41 e il 52 d.C. per prosciugare il lago Fucino limitandone le periodiche esondazioni e ricavando nuove terre fertili da coltivare. Con la caduta dell’Impero romano venne meno la manutenzione e la galleria fu ostruita fino alla seconda metà dell’Ottocento, quando il Principe Alessandro Torlonia riuscì a riportare alla luce le terre dell’attuale Conca del Fucino realizzando un nuovo canale che ricalca in buona parte il tracciato del tunnel claudiano.
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Sora è un’elegante cittadina adagiata lungo le sponde del fiume Liri, al confine fra Lazio e Abruzzo. È dominata dalla Rocca rinascimentale di San Casto e conserva ancora le caratteristiche botteghe artigiane nel quartiere di Cancèglie, il più antico del centro storico. Nel suo territorio si trova la bellissima Abbazia di San Domenico, fondata nel 1011 nell’area della villa natale di Marco Tullio Cicerone.
Sora è un’elegante cittadina adagiata lungo le sponde del fiume Liri, al confine fra Lazio e Abruzzo. È dominata dalla Rocca rinascimentale di San Casto e conserva ancora le caratteristiche botteghe artigiane nel quartiere di Cancèglie, il più antico del centro storico. Nel suo territorio si trova la bellissima Abbazia di San Domenico, fondata nel 1011 nell’area della villa natale di Marco Tullio Cicerone.
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L’Abbazia di San Domenico si trova alla periferia di Sora in prossimità del fiume Fibreno. Fu fondata nel 1011 da San Domenico da Foligno, che la intitolò a Santa Maria, nell’area precedentemente occupata da una necropoli di età romana. Secondo alcuni studiosi nelle vicinanze dell’abbazia sorgeva la villa in cui ebbe i natali Marco Tullio Cicerone.
L’Abbazia di San Domenico si trova alla periferia di Sora in prossimità del fiume Fibreno. Fu fondata nel 1011 da San Domenico da Foligno, che la intitolò a Santa Maria, nell’area precedentemente occupata da una necropoli di età romana. Secondo alcuni studiosi nelle vicinanze dell’abbazia sorgeva la villa in cui ebbe i natali Marco Tullio Cicerone.
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La cartiera fu fondata nel 1812 dal francese Carlo Antonio Beranger nel soppresso convento di Santa Maria delle Forme, ottenuto in concessione dal governo francese a Napoli, accanto alla terza cascata di Isola. Successivamente acquistata da Lefebvre e diventata Cartiera del Fibreno è arrivata ad occupare 200 operai ed è stata visitata, tra gli altri, da Ferdinando II di Borbone e dallo storico tedesco Gregorovius.
La cartiera fu fondata nel 1812 dal francese Carlo Antonio Beranger nel soppresso convento di Santa Maria delle Forme, ottenuto in concessione dal governo francese a Napoli, accanto alla terza cascata di Isola. Successivamente acquistata da Lefebvre e diventata Cartiera del Fibreno è arrivata ad occupare 200 operai ed è stata visitata, tra gli altri, da Ferdinando II di Borbone e dallo storico tedesco Gregorovius.
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La città di Isola del Liri deve il suo nome al fatto che il centro abitato si trova su un’isola formata dal fiume Liri che, incontrando un banco di travertino all’altezza del castello Boncompagni-Viscogliosi, si divide in due bracci che formano la Cascata del Valcatoio e la Cascata Grande, proprio nell’area urbana.
La città di Isola del Liri deve il suo nome al fatto che il centro abitato si trova su un’isola formata dal fiume Liri che, incontrando un banco di travertino all’altezza del castello Boncompagni-Viscogliosi, si divide in due bracci che formano la Cascata del Valcatoio e la Cascata Grande, proprio nell’area urbana.
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